
I cardinali della Chiesa cattolica si trovano attualmente riuniti nella Cappella Sistina al Vaticano, dove stanno procedendo all’elezione del 267° Papa, successore di San Pietro e vescovo di Roma. Questo evento ha attirato l’attenzione di numerosi fedeli, che si sono radunati in Piazza San Pietro per assistere al momento cruciale della fumata, un segnale atteso con grande fervore.
La fumata e il suo significato
La fumata, che può assumere colorazioni diverse, rappresenta l’esito delle votazioni. Se i cardinali riescono a eleggere un nuovo Papa, la fumata sarà bianca; in caso contrario, sarà nera. Questo processo di comunicazione avviene attraverso un comignolo situato sulla sommità della Cappella Sistina, dal quale fuoriesce il fumo. I cardinali utilizzano dei coloranti e le schede elettorali, su cui è annotato il nome del nuovo Sommo Pontefice, per determinare il colore della fumata.
La storia della fumata gialla
Fino a due decenni fa, il Vaticano prevedeva un ulteriore segnale, la fumata gialla, che veniva emessa durante il primo giorno del Conclave. Questa pratica è stata abolita dopo il conclave del 2005, che portò all’elezione di Benedetto XVI, nome di battesimo Joseph Ratzinger. La fumata gialla serviva principalmente a testare il funzionamento del comignolo, che oggi è collegato a due stufe di ghisa: la prima, in uso dal 1914, e la seconda, più moderna, attiva dal 2005.
Il sistema di comunicazione della Chiesa
Il sistema attuale di comunicazione della Chiesa risale all’elezione di Leone XIII, avvenuta nel 1878. Prima di questa innovazione, il nome del nuovo Papa veniva divulgato attraverso i cardinali. Durante il periodo medievale, l’acclamazione papale avveniva anche pubblicamente, con i fedeli che circondavano il nuovo pontefice con preghiere e canti.
Il primo conclave registrato
Il primo conclave mai registrato è considerato il più lungo della storia, durando oltre tre anni e causando profondi cambiamenti all’interno della struttura della Chiesa. Questo evento ha segnato un’epoca e ha avuto un impatto significativo sulla modalità di elezione dei pontefici, contribuendo a definire le pratiche che conosciamo oggi.