
Il popolo Maya ha lasciato un’eredità culturale che va ben oltre le celebri piramidi e le tombe maestose, attirando ogni anno migliaia di turisti con la loro bellezza. Tra i tesori di questa antica civiltà , spiccano i particolari dipinti, noti in tutto il mondo per il loro inconfondibile blu intenso.
Il segreto del blu maya
Nel corso degli anni, storici e studiosi si sono interrogati sul segreto di questo pigmento, la cui riproduzione rimane una sfida anche con le tecniche moderne. Il colore, noto come blu Maya, ha una storia affascinante che risale a periodi di grande attività artistica.
Utilizzo del blu maya
Utilizzato non solo nelle opere artistiche, il blu Maya era presente anche in contesti rituali, come dimostrano alcuni riti che culminavano in sacrifici umani. Tuttavia, la sua applicazione nei dipinti e nella ceramica è documentata principalmente nel tardo periodo preclassico Maya, compreso tra il 300 a.C. e il 300 d.C.
Composizione del pigmento
Il pigmento era ottenuto da una combinazione di indaco organico e palygorskite, un minerale argilloso facilmente reperibile nelle foreste del Centro America. La resistenza di questo colore alle intemperie è sorprendente; dopo più di 2000 anni, molti dipinti che lo utilizzano conservano ancora tonalità vivide e intense.
Scoperte recenti sul blu maya
Recentemente, un team di ricercatori guidati da Dean Arnold, curatore del Field Museum di Chicago, ha fatto progressi significativi nel comprendere il metodo di produzione di questo pigmento, fino a poco tempo fa avvolto nel mistero. Le teorie precedenti suggerivano che i Maya riscaldassero una miscela di indaco e palygorskite insieme a frammenti di copale. Tuttavia, secondo i nuovi studi, la palygorskite veniva macinata dopo essere stata bagnata e poi mescolata con steli di piante, che venivano bruciati in ciotole riscaldate dal basso.
Il blu maya e le cerimonie
Questo pigmento era particolarmente importante durante le cerimonie dedicate al dio della pioggia Chaak, che si svolgevano durante i periodi di siccità estiva, evidenziando il legame profondo tra l’arte, la religione e la vita quotidiana dei Maya.