
Un team di scienziati cinesi ha recentemente compiuto un passo significativo nel campo della tecnologia nucleare, realizzando un progetto che fino a poco tempo fa sembrava impossibile. Questo traguardo è stato raggiunto grazie all’utilizzo di un progetto americano, rimasto in sospeso, che ha trovato nuova vita in Cina.
Evento straordinario con il reattore a sali fusi
L’evento straordinario si è svolto con un prototipo di reattore a sali fusi (MSR) alimentato a torio liquido, in sostituzione dell’uranio tradizionale. Per chiarire i dettagli, è importante notare che questi reattori sono stati sviluppati per la prima volta negli Stati Uniti negli anni ’50, con l’intento di progettare un jet supersonico a propulsione nucleare. Tuttavia, a causa di vari problemi tecnici, il progetto è stato abbandonato nel 1954.
La ricerca originale è stata successivamente declassificata, permettendo ai ricercatori cinesi di attingere a queste informazioni per il loro progetto attuale. Xu Hongjie, il capo del team, ha commentato: “Gli Stati Uniti hanno lasciato la loro ricerca accessibile al pubblico, in attesa del successore giusto. Quel successore eravamo noi“. Ha inoltre citato una famosa favola di Esopo per sottolineare l’opportunità colta dai cinesi.
La struttura che ospita il reattore è stata attivata nel giugno 2024 e si trova nel deserto del Gobi, nel nord della Cina, vicino al confine con la Mongolia. Questo reattore, sebbene non paragonabile a una stella in procinto di esplodere, ha la capacità di generare in modo sostenibile due megawatt (2 MW) di energia, sufficienti per alimentare fino a 2.000 famiglie.
Caratteristiche del reattore a sali fusi
I reattori a sali fusi presentano un approccio innovativo, in quanto dissolvono una fonte di combustibile in un sale fuso, che funge sia da refrigerante che da componente della miscela di combustibile. Quando questa miscela entra nella camera del reattore, viene riscaldata a temperature superiori ai 600 gradi Celsius e bombardata con neutroni ad alta energia. Questo processo consente la produzione di atomi di uranio-233, che si scindono e rilasciano energia attraverso la fissione nucleare.
Un aspetto interessante è che i reattori nucleari a sali fusi sono considerati significativamente più sicuri rispetto ai reattori a combustibile solido, poiché non possono subire una fusione. Ciò implica che incidenti come quelli di Chernobyl nel 1986 e Fukushima nel 2011 non sarebbero possibili con un reattore alimentato a torio.
In aggiunta, i reattori a sali fusi producono significativamente meno scorie nucleari rispetto ai tradizionali reattori a uranio. Inoltre, il torio è più facile da estrarre ed è tre volte più abbondante dell’uranio, rendendolo una scelta interessante per il futuro energetico.
Prospettive per il futuro energetico della Cina
La Cina ha fissato l’obiettivo di raggiungere zero emissioni di carbonio entro il 2060, e l’uso del torio potrebbe rivelarsi cruciale per raggiungere tale traguardo. Recenti scoperte di enormi giacimenti di torio potrebbero fornire una soluzione sostenibile per il fabbisogno energetico del paese.
Nonostante l’attenzione mediatica su altri aspetti della tecnologia nucleare, come i sei sottomarini nucleari apparsi su Google Maps, le stime indicano che la quantità di materiale disponibile potrebbe soddisfare il fabbisogno energetico per 60.000 anni. Un dato che potrebbe cambiare radicalmente il panorama energetico della Cina e del mondo intero.