
Charles Darwin e Carl Linnaeus sono stati due figure chiave nel campo della biologia, le cui scoperte hanno profondamente influenzato il nostro modo di comprendere la vita sulla Terra. Il primo è celebre per la sua teoria dell’evoluzione attraverso la selezione naturale, mentre il secondo ha creato un sistema di classificazione universale per gli organismi viventi. Entrambi, oggi, sono riconosciuti come pionieri della biologia moderna, anche se durante la loro esistenza, affrontarono pesanti critiche da parte della comunità scientifica.
Le critiche nel Settecento e nell’Ottocento
Nel corso del Settecento e dell’Ottocento, Linnaeus e Darwin si trovarono a fronteggiare il disprezzo di molti contemporanei. I loro approcci scientifici, specialmente riguardo alla scoperta di nuove specie, vennero visti come una sfida alle convenzioni stabilite. Linnaeus, in particolare, subì attacchi da parte di botanici europei di spicco come Christian Gottlieb Ludwig, Lorenz Heister, Albrecht von Haller e Johann Georg Siegesbeck. Questi critici giudicavano volgare il suo tentativo di accostare gli organi riproduttivi delle piante, come stami e pistilli, a quelli umani, un aspetto centrale nel suo sistema di classificazione.
La validità del metodo linneiano
Nonostante le critiche, il metodo linneiano ha dimostrato la sua validità nel tempo. Oggi è ben noto che l’analisi degli organi riproduttivi, come i fiori, è essenziale per la distinzione delle piante. Tuttavia, le sue opere furono etichettate come blasfeme e rimasero escluse dalle biblioteche cattoliche e dal Vaticano per circa 40 anni, fino al 1774, su ordine papale.
Le contestazioni a Darwin
Analogamente, Darwin affrontò una serie di contestazioni dopo la pubblicazione della sua teoria evolutiva. Una delle accuse più singolari mosse nei suoi confronti fu quella di essere un “guardone”. Come era accaduto per Linnaeus, anche Darwin divenne oggetto di critiche da parte di membri del clero e di scienziati rivali, che lo accusarono di condurre osservazioni oscene riguardo ai caratteri sessuali delle piante e degli uccelli.
La comprensione di Darwin
Oggi è chiaro che l’interesse di Darwin non era tanto rivolto alla mera descrizione degli organi riproduttivi, quanto piuttosto alla comprensione di quali fattori avessero determinato le specifiche forme e colorazioni di questi organi. Fu proprio riflettendo su tali questioni che concepì l’idea della selezione sessuale, un secondo agente naturale capace di influenzare l’evoluzione delle specie.
Il fondamento per la biologia moderna
Le scoperte di Darwin e Linnaeus continuano a rappresentare un fondamento importante per la biologia moderna, gettando le basi per ulteriori ricerche e comprensioni nel campo delle scienze naturali.